Questa è una comunicazione che non avremmo MAI voluto ricevere
Gentilissimi,
la presente per comunicarvi che a partire dal prossimo 26 giugno il servizio SoS Donna del comune di Roma verrà interrotto causa mancata ri-emissione di bando di assegnazione da parte del Comune.
Ad oggi non siamo purtroppo in grado di ipotizzare delle tempistiche in rapporto all’eventuale, speriamo, riapertura.
Sarà nostra premura darvene tempestiva comunicazione. Siamo quindi costrette a chiedervi di interrompere, a partire dalla data di oggi, gli invii al servizio, non essendo nella condizione di poter accogliere nuove domande di aiuto.
Chiude un servizio fondamentale per le donne di Roma, per tutte le donne. Perchè gli sportelli di ascolto e i centri antiviolenza non sono servizi sanitari come gli altri, sono la casa – simbolica e materiale – di molte donne che decidono, a fatica, di uscire da situazioni di violenza, per sè e per i propri figli. Sono il supporto – psicologico e legale – di quelle donne che si trovano sole e in difficoltà. Sono spesso l’unica via di uscita e di salvezza. Sono nella maggior parte dei casi la risposta all’insufficienza e alla deresponsabilizzazione delle istituzioni e della società. Sono le trincee in cui operatrici e volontarie mettono a disposizione tempo, professionalità ed energie per garantire una vita migliore alle donne.
Un servizio che non può stare ai tempi e alle carte della burocrazia, perchè le vite delle donne sono molto di più. Alla chiusura di S.O.S. Donna e a quella di altri servizi antiviolenza di Roma serve una risposta politica immediata e urgente. La neo-sindaca Raggi si è impegnata ieri pubblicamente a sostegno dei servizi antiviolenza per le donne. Chiediamo che alle parole seguano subito i fatti.
Il nostro pensiero va alle operatrici di S.O.S. Donna e a tutte le donne che hanno in questi anni passato la porta di quel bellissimo casale rosa, che oggi chiude.